Muse Score – programma di notazione musicale

di Onorio Zaralli

MuseScore, accessibile all’indirizzo http://www.musescore.org, è un eccellente software di notazione musicale. A nostro avviso il migliore tra le applicazioni open-source o free create per scrivere la musica.

In apertura, il programma propone una partitura demo, sulla quale – se si vuole –  poter sperimentare le prime operazioni e prendere confidenza con l’applicazione.

Sicuramente vogliamo aprire una partitura vuota, cioè nuova, sulla quale comporre la nostra musica. Selezioniamo dunque <File/Nuovo>. Si apre una finestra di dialogo che propone una procedura guidata per la creazione della nostra partitura:

Inseriamo i dati della composizione, senza tuttavia l’obbligo di riempire tutti i campi.

Interessante le due opzioni:

  • crea nuovo spartito da modello: propone diversi modelli di partitura, per quartetto, per banda, per coro, per orchestra, ecc.;
  • crea nuovo spartito: mette a nostra disposizione una partitura vuota, sulla quale “collocheremo” –  nel passaggio successivo – gli strumenti che ci interessano.

Se selezioniamo la seconda opzione e proseguiamo con il tasto <Next>, ci troveremo di fronte a questa finestra:

Sulla sinistra abbiamo ben 8 categorie di strumenti:

  • woodwinds (legni): flauto, oboe, clarinetto, ecc.
  • brass (ottoni): trombe, tromboni, corno, tuba, ecc.
  • percussion (percussioni): tamburo, piatti, triangolo, nacchere, ecc.
  • guitars (chitarre): chitarra, chitarra elettrica, basso elettrico
  • vocals (voci): soprano, contralto, tenore, baritono, basso, ecc.
  • keyboards (tastiere): pianoforte, clavicembalo, organo, fisarmonica
  • plucked strings: arpa
  • strings (archi): violino, viola, violoncello, contrabbasso

Aggiungere gli strumenti alla partitura è una operazione davvero semplice:

  • espandiamo le categorie, cliccando sul segno +
  • evidenziamo lo strumento richiesto;
  • clicchiamo sul tasto <aggiungi>: possiamo ora vederlo nel riquadro a destra;
  • ripetiamo l’operazione per gli altri strumenti della partitura.

Se vogliamo cancellare uno strumento dalla partitura, dobbiamo prima selezionarlo nel riquadro di destra e poi cliccare sul tasto elimina.

MuseScore dispone gli strumenti in partitura secondo l’ordine classico: prima i fiati, poi gli archi, ecc. Se noi abbiamo però l’esigenza di disporre gli strumenti in un ordine diverso da questo, è sufficiente evidenziare il singolo strumento e poi agire sui tasti <Su> o <Giù> per posizionarlo adeguatamente in partitura.

Dalla successiva finestra di dialogo definiamo la tonalità del brano:

Quindi si passa a definire tempo e numero di battute:

Notiamo l’utile opzione relativa alla <prima battuta>. Attiveremo questa funzione nel caso in cui il nostro brano inizia con una battuta di durata inferiore rispetto al tempo. Ad esempio, il brano è in 4/4 ed inizia con un levare di semiminima: a questo punto attiveremo questa funzione e selezioneremo – per la prima battuta – 1/4.

Al termine della procedura guidata, potremo visualizzare la nostra partitura, impostata secondo le indicazioni da noi date:

Nella parte superiore troviamo, come di consueto, la barra dei Menù. Ad di sotto di essa, quella degli strumenti, dalla quale possiamo accedere rapidamente alle diverse funzioni.

MuseScore dispone di un’ottima guida: è il Manuale Locale, accessibile dal Menù <Aiuto> o premendo il tasto funzione F1.  Essendo in formato PDF, è consigliabile stamparlo (sono poco più di 30 pagine) e tenerlo sulla scrivania per una consultazione più agevole.

Vediamo ora le funzioni principali di MuseScore.

Il Menù <File> consente di:

  • aprire
  • salvare
  • stampare
  • chiudere. Alcune funzioni mostrano, a loro volta, ulteriori opzioni.

Molti sono i formati nei quali possiamo salvare il nostro lavoro:

Analizziamo alcuni formati:

  • mscz: salvare la partitura in questo formato ci permette di riaprirla in un secondo momento e, in ambiente Muse Score, modificarla e continuare ad editarla;
  • xml: (eXtended Markup Language): consente di aprire la partitura creata con Muse Score con altri programmi di notazione musicale che offrono la possibilità di aprire file con estensione .xml;
  • mid: è il noto formato MIDI (Musical Instrument Digital Interface), pratico e leggerissimo;
  • pdf: la nostra partitura diventa un file PDF, dall’aspetto chiaro ed accurato;
  • png: la partitura viene salvata come fosse una immagine. In effetti, l’estensione .png è relativa appunto ai file di immagine;
  • wav: la partitura viene esportata in un file audio, che possiamo ascoltare con un comune riproduttore di file sonori, come – ad esempio – Windows Media player.

Il Menù <Modifica> presenta funzioni comuni anche ad altri software:

  • annulla
  • ripristina
  • taglia
  • copia
  • incolla

Interessante la voce <Preferenze>, perché consente di precisare funzioni avanzate e impostazioni del programma.

Il Menù <Elementi> dispone di diverse funzioni:

Da questo menù possiamo inserire o togliere strumenti dalla partitura, aggiungere battute musicali, definire lo stile delle stanghette, precisare chiavi di lettura, tonalità, tempo, aggiungere un testo o segni particolari (lettere dell’alfabeto, simboli, ecc.). In una parola, tutto ciò che serve alla scrittura musicale, compreso l’eventuale testo. Il tutto con procedimenti molto semplici: nella maggior parte dei casi si tratta di un facilissimo drag & drop.

Anche il Menù <Note> è di fondamentale importanza:

La funzione <Inserimento Note>, attivabile anche dalla N nella barra degli strumenti, alterna due modalità:

  • inserimento note: serve a scrivere le note sul pentagramma;
  • modifica note: serve a modificare le note, dopo averle evidenziate con un clic.

Se noi clicchiamo con il tasto destro su una nota, si apre un menù contestuale dal quale è possibile – tra le altre cose – cambiare il colore della figura. Ciò può essere molto importante in ambito didattico, perché rende facilmente riconoscibile quella determinata nota. Dallo stesso menù, possiamo cambiare l’orientamento del gambo della nota.

Tra le altre funzioni, merita particolare attenzione <Gruppi irregolari>, necessaria quando dobbiamo scrivere terzine, quartine, quintine, ecc., come illustrato in seguito.

<Trasposizione>: con questa funzione, possiamo selezionare una o più misure e trasportarle,  con facilità, verso l’acuto o verso il grave.

Il Menù <Posizionamento> comprende le funzioni di layout della pagina: dimensioni (A4, A3, A6, ecc.) e spaziatura, ma anche intervenire sulla larghezza della singola misura, che può essere estesa o ridotta. Una operazione che si ottiene selezionando la misura e poi premendo i tasti Maius.+ o Maius.- per – rispettivamente – allargare o restringere la misura.

Interessante il Menù <Mostra>. Con esso possiamo attivare/disattivare la visualizzazione di diverse strumenti, tra cui

  • palette: a sinistra dello schermo, permettono una selezione rapida degli strumenti necessari alla scrittura della partitura;
  • navigatore: posto nell’angolo inferiore sinistro dell’area di lavoro, consente di muoverci all’interno della partitura, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sul suo riquadro azzurro;
  • mixer: utilissimo per impostare il volume dei singoli strumenti;
  • barra di riproduzione: i tasti PLAY, PAUSA, RIAVVOLGI;
  • inserimento note: per visualizzare sulla barra degli strumenti le figure di valore.

Qualche indicazione utile:

  • ricordarsi di selezionare la modalità di inserimento o di modifica delle note, agendo sul pulsante evidenziato dalla lettera N;
  • in modalità modifica note, possiamo selezionare una battuta con un clic al suo interno: la vedremo bordarsi di azzurro. Per deselezionare, basta cliccare altrove;
  • per selezionare un gruppo di note o più battute, occorre cliccare sulla prima di esse; quindi, tenere premuto il tasto MAIUSC e cliccare sull’ultima nota o battuta del gruppo che si vuole evidenziare;
  • note e battute, purché evidenziate, possono essere copiate/tagliate e incollate in altre parti dello spartito;
  • per scrivere un gruppo irregolare, ad esempio una terzina di crome, scriviamo la prima croma; poi, premiamo la combinazione CTRL+3. Per la sestina, stesso procedimento ma CTRL+6;
  • dopo aver evidenziato una nota, possiamo spostarla verso l’alto o verso il basso con le freccette direzionali <su> e <giù>; se si preme CTRL e le freccette direzionali, la nota selezionata viene alzata/abbassata di una ottava;
  • per cancellare il contenuto di una battuta, occorre selezionare la battuta cliccando su un’area vuota al suo interno: la battuta si borderà di azzurro. A questo punto, premere il tasto CANC;
  • per cancellare la battuta, ossia per eliminarla dal pentagramma, cliccare su un’area vuota al suo interno tenedo premuto il tasto CRTL: la battuta verrà delimitata da una linea azzurra tratteggiata. A questo punto, premere il tasto CANC.

MuseScore dalla tastiera

E’ possibile scrivere uno spartito senza utilizzare il mouse, semplicemente agendo sulla tastiera del computer.

La tabella mostra la corrispondenza tra note e tasti:

DOREMIFASOLLASI
CDEFGAB

La durata della nota viene stabilita dai numeri:

1semibiscroma1/64
2biscroma1/32
3semicroma1/16
4croma1/8
5semiminima1/4
6minima2/4
7semibreve4/4

Per inserire una pausa, si preme la barra spaziatrice.

Molte sono le funzioni di cui dispone ancora MuseScore. Per un utilizzo completo e proficuo del software, consigliamo di accedere al Manuale Locale dal Menù <Aiuto>, come segnalato in precedenza.


O.Zaralli

www.onoriozaralli.webnode.it  | Italian Flute School  | Youtube

O. Zaralli si diploma con il massimo dei voti in flauto presso il Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma, conseguendo successivamente il diploma “solista” al Royal College of Music di Londra. Premiato nei concorsi di Ancona, Stresa, Palmi e Città di Castello, matura esperienze orchestrali in seno all’Orchestra della Radiotelevisione di Bucarest, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Come solista, è attivo in Europa, USA, Messico, Korea, Australia. E’ autore di libri, studi e composizioni per flauto.