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Audacity, un software per l’editing audio / Audacity, a software for audio editing
di Onorio Zaralli
Tra i tanti programmi realizzati appositamente per l’audio editing quello che proponiamo è gratuito, semplice da usare e molto efficace: si chiama AUDACITY. Vediamo di scoprirne insieme le principali funzioni.
Questa è l’interfaccia con la quale il programma si presenta; accertiamoci che, dall’elenco a discesa sulla destra, sia selezionata la voce “volume mic”. In effetti, altre potrebbero essere le sorgenti sonore dalle quali registrare il nostro file audio (la radio, la TV, il lettore CD, ecc.)
Per registrare non dobbiamo far altro che cliccare sul pulsantino rosso (REC), avviare la registrazione e, quando sarà il momento, cliccare sul quadratino verde (STOP) per terminare la registrazione.
Ci troveremo di fronte ad una schermata simile a questa:
E’ l’audio che…si vede: le onde sonore hanno lasciato una loro traccia che riporta le caratteristiche della
a. durata: sopra la traccia è visibile l’indicazione della durata in secondi;
b. intensità: maggiore è il volume del segnale, più ampia sarà l’onda; al silenzio corrisponde infatti una linea piatta, senza alcun rilievo.
Per ascoltare la registrazione possiamo cliccare sul pulsantino verde (PLAY) o, ancor più comodamente, abbassare la barra spaziatrice della tastiera: azionandola in successione, otteniamo la funzione di PLAY e PAUSA.
A questo punto possiamo intervenire sulla registrazione in molti modi. Per esempio tagliandone una parte che non ci interessa:
- mettiamoci con il cursore nel punto dove vogliamo iniziare il taglio;
- tenendo premuto il tasto sinistro del mouse arriviamo fino al punto in cui termina la parte da eliminare; l’area da tagliare appare ora più scura;
- da menù modifica, selezioniamo ELIMINA
NOTA. Nel caso ci accorgessimo di aver sbagliato nel compiere una qualsiasi operazione, niente paura! Possiamo annullare l’ultima operazione compiuta in vari modi:
- premendo i tasti Ctrl+Z;
- selezionando dal menù MODIFICA>Annulla
- cliccando sul pulsante che consente di annullare l’operazione, posto nella barra degli strumenti (sopra la scritta “annulla”)
= annulla
Così come possiamo tagliare una parte del brano registrato, siamo anche in grado di incollarne segmenti in zone diverse; e il procedimento non è per nulla difficile:
- selezioniamo la parte da copiare o da tagliare;
- dal menù modifica selezioniamo COPIA ( o TAGLIA, a seconda delle nostre esigenze);
- ascoltiamo il brano fino ad arrivare al punto in cui vogliamo incollare il segmento audio copiato o tagliato; clicchiamo proprio in quel punto per fermare il cursore;
- dal menù modifica selezioniamo INCOLLA.
Un menù veramente interessante è quello relativo agli EFFETTI: sono numerosissimi:
La curiosità e le esigenze del vostro lavoro vi inviteranno ad esplorarli tutti. In queste pagine illustreremo i seguenti:
- amplifica;
- equalizzazione;
- fade in;
- fade out;
Ricordiamoci però che prima di applicare qualsiasi effetto dobbiamo selezionare l’area sulla quale l’effetto verrà applicato; nel caso in cui decidessimo di applicare l’effetto a tutta la registrazione, possiamo scegliere dal menù MODIFICA>seleziona tutto.
AMPLIFICA
E’ una operazione importante e fondamentale. Quasi mai il livello dell’ audio è risponde subito alle nostre esigenze; potrebbe a volte risultare troppo basso o eccessivamente alto. Sia nell’un caso che nell’altro, dobbiamo sempre utilizzare la funzione AMPLIFICA: ovviamente, per aumentare il volume, porteremo il cursore verso destra, per abbassarlo, lo porteremo invece verso sinistra, un po’ come se volessimo fare una amplificazione…in negativo.
EQUALIZZAZIONE
E’ una operazione un po’ più complessa, richiede un buon orecchio e conoscenza dei timbri strumentali. Essa consente di accentuare (o esaltare, come si usa dire) le frequenze alte o le frequenze basse, rendendo così il risultato finale più cupo, o più chiaro, più metallico, ecc.
La linea azzurra si presenta inizialmente piatta. Notiamo che in orizzontale abbiamo una retta graduata nella quale sono indicate delle frequenze: 30 – 100 – 300 – 1000 – 3000 – 10000. Le frequenze indicano, dal punto di vista della fisica acustica, l’altezza dei suoni. A sinistra della linea azzurra, in verticale, abbiamo la seguente indicazione: -24dB – 0 dB – +24 dB. I decibel sono l’unità di misura usati per indicare l’intensità del suono. A questo punto, agendo con il mouse sulla linea azzurra e spostandone dei punti in alto o verso il basso, noi non facciamo altro che dire: i suoni con frequenza da 30 a 100 Hz (suoni abbastanza gravi) li vogliamo aumentare d’intensità di 23 decibel; i suoni con frequenza da 100 a 300 Hz li vogliamo abbassare progressivamente di volume fino ad arrivare ad un picco di -5dB per i suoni di 300Hz, e così via. Nell’esempio, il modello di equalizzazione è puramente dimostrativo.
FADE IN E FADE OUT
Si possono trattare insieme. Sono molto semplici da usare ma non per questo meno importanti degli altri effetti. A cosa servono? Consentono di “sfumare” l’audio in apertura (fade in) o in chiusura (fade out), con un risultato molto gradito soprattutto laddove, per esigenze di tempo, siamo costretti a “tagliare” l’audio (per esempio una bella canzone) prima della fine: ne risulterebbe una amputazione veramente orribile da ascoltare. Con l’effetto fade out, questo problema viene perfettamente risolto. Ecco come si applica:
Dopo aver tagliato il file musicale, selezioniamo la parte finale e, dal menù effetti attiviamo la funzione FADE OUT. La musica ora sfumerà a partire dall’inizio della selezione fino alla fine. E’ chiaro quindi che maggiore sarà l’area selezionata per il fade out, più lungo sarà l’effetto.
Un’altra importante funzione di cui disponiamo con AUDACITY è quella che ci permette di importare tracce audio per poterle successivamente mixare. Ecco come si fa:
- dal menù PROGETTO selezioniamo “importa audio”;
- sfogliamo le cartelle del nostro PC fino a trovare il file audio da importare;
- una volta selezionatolo, viene importato e posto sotto la prima traccia:
Le due tracce sono ora perfettamente visibili sul nostro monitor. Su ognuna di esse possiamo intervenire con le funzioni fin qui presentate: tagliare, copiare, incollare, amplificare, aggiungere effetti, ecc. Notiamo tuttavia che una delle due tracce è molto più grande dell’altra: cercheremo dunque di tagliarla e di applicarle un bel fade out per sfumare l’audio in uscita. Bilanciamo il volume delle tracce, intervenendo singolarmente con l’effetto AMPLIFICA prima sull’una e poi sull’altra. Se vogliamo essere più comodi durante il nostro lavoro e non vogliamo farci distrarre dall’altra traccia, possiamo disattivarla momentaneamente premendo il pulsante MUTO o, allo stesso modo, selezionando SOLO: questi pulsanti sono posti alla sinistra delle tracce.
Per posizionare la traccia 1 in un punto preciso e fare in modo, per esempio, che il parlato ad essa riferito inizi dopo che già è stato riprodotto l’inizio della traccia 2 (poniamo che sia un sottofondo musicale), dobbiamo prima attivare lo strumento indicato:
Dopo di che, ponendoci sulla traccia e tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, possiamo trascinarla verso destra o verso sinistra, rilasciandola nel punto in cui vogliamo che inizi l’audio ad essa relativo.
Ripetendo la procedura fin qui illustrata, potremmo importare altre tracce, divertendoci per esempio a costruire un racconto musicale in multitraccia:
- traccia del parlato;
- traccia della musica di sottofondo;
- traccia dei rumori ambientali, precedentemente registrati e che possiamo utilizzare qua e la nel corso del racconto: l’atmosfera di un supermercato, lo stadio, la stazione ferroviaria, ecc.
Premendo ora il tasto PLAY, proviamo ad ascoltare le due tracce contemporaneamente. Se siamo soddisfatti, possiamo passare alla fase finale del nostro lavoro: dopo l’importazione e la elaborazione, l’esportazione audio.
E’, per la verità, un procedimento del tutto automatico. Dobbiamo solo aprire il menù FILE e selezionare esporta come wave o esporta come mp3.
Nominiamo il nostro file salvandolo in una cartella a nostra scelta, come si fa per un normale file di testo. A questo punto il nostro programma ci avverte che, esportando il file, le due (o più) tracce verranno fuse insieme; confermiamo con OK e attendiamo. AUDACITY ha concluso il suo lavoro, possiamo dunque chiudere questa applicazione. Ci chiede se vogliamo salvare il progetto, vale a dire se pensiamo di dover tornare ad intervenire sulle singole tracce o ad apportare altre modifiche. Se riteniamo di aver concluso il nostro lavoro, possiamo tranquillamente selezionare NO. Apriamo ora il file appena salvato ed ascoltiamolo con il nostro lettore audio (Windows Media Player o simili).
L’ mp3 è un formato di compressione. Il segnale audio viene cioè compresso fino a 10-12 volte, senza che l’orecchio umano percepisca la perdita di informazioni. Un CD che normalmente contiene 70 minuti di musica, può contenere oltre 10 ore di musica in formato mp3.
Se, invece che dal microfono, vogliamo importare l’audio dalla radio, o da un giradischi, o da un registratore a cassette, il procedimento è pressoché identico, cambiano poche cose e cioè:
- collegheremo il dispositivo esterno al PC tramite l’ingresso audio (solitamente bordato di azzurro) e non all’ingresso microfono;
- nella finestra relativa al controllo volume selezioneremo “audio in” e non “mic”;
- invece di parlare al microfono, avvieremo la nostra registrazione mettendo in PLAY il
Onorio Zaralli
www.onoriozaralli.webnode.it | Scuola Flautistica Italiana | Youtube
Onorio Zaralli si diploma con il massimo dei voti in flauto presso il Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma, conseguendo successivamente il diploma “solista” al Royal College of Music di Londra. Premiato nei concorsi di Ancona, Stresa, Palmi e Città di Castello, matura esperienze orchestrali in seno all’Orchestra della Radiotelevisione di Bucarest, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Come solista, è attivo in Europa, USA, Messico, Korea, Australia. E’ autore di libri, studi e composizioni per flauto.
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