La Collezione 78 rpm di Giuseppe Bartolomeo Tesoriero

By Maurizio Bignardelli

Abstract

In questo testo si narra di un ritrovamento, avvenuto un po’ di anni fa sull’isola di Stromboli: una cassa di dischi d’epoca, appartenuta a una famiglia di emigranti. La famiglia Tesoriero era emigrata agli inizi del Novecento negli Stati Uniti e in Australia. Un giorno, nel ’48, Giuseppe Tesoriero inviò una cassa di dischi in dono agli isolani suoi conterranei, evidentemente per dare loro la possibilità di ascoltare la “musica” che si ascoltava in giro per il grande mondo… In una piccola vicenda si annodano grandi temi della vita e della storia del nostro paese: l’emigrazione meridionale (la speranza di sfuggire all’arretratezza materiale e morale del Mezzogiorno, il dolore del distacco dal proprio mondo familiare e culturale), i vissuti legati alle tradizioni popolari di quelle terre, tra le quali la musica, sentita come una possibilità di senso e di riscatto, ha un ruolo prominente.1

L’arrivo a Stromboli della collezione

Da un’autorevole fonte sull’immigrazione oltreoceanica apprendiamo che vi furono diversi “Tesoriero Giuseppe” (tutti provenienti da Stromboli) che giunsero a Ellis Island a più riprese nel 1903,1904,1911, 1913,1915,1923 con varie navi che partirono in massima parte da Genova. (1) Da un’altra fonte sull’emigrazione eoliana in Australia apprendiamo inoltre che “a New York era stata costituita dagli emigrati strombolani una “Società di Mutuo soccorso dell’isola di Stromboli” e che tale società si era resa benemerita in anni difficili per l’assistenza ai disoccupati di mezza età. Lo statuto di tale Società fornì la base per la successiva creazione della “Società di Mutuo soccorso Isole Eolie di Melbourne “sorta il 2 agosto del 1925 per opera dei fratelli Stefano e Giuseppe Tesoriero. Giuseppe Tesoriero prima di arrivare a Melbourne era stato a New York dove fu membro della Società di Mutuo soccorso dell’isola di Stromboli. (2)

Queste informazioni combaciano con il ritrovamento fortuito negli anni settanta di una collezione privata di 78 rpm (30 dischi in tutto) in una casa privata di Stromboli in via Pola. (3)

Il 18 gennaio del 1948 giunse a Stromboli con una spedizione postale dall’Australia una cassa di dischi 78 rpm “dono di Giuseppe Bartolomeo Tesoriero” al parroco dell’isola Di Mattina. Il parroco era l’unico che sull’isola possedesse un grammofono come testimoniato da alcuni filmati d’epoca. (4)

I dischi vennero catalogati attentamente ed utilizzati più volte nelle feste parrocchiali o per ascolti domestici nelle case private. I dischi furono acquistati da Tesoriero Giuseppe a New York dal commerciante di dischi “Ottavio Pagani & Brother”, 289 Bleeker Street. Ottavio Pagani giunse a New York nel 1911 ed era un nobile ufficiale amante della musica; insieme a suo fratello Angelo aprirono un negozio di dischi, strumenti e spartiti musicali (compresa una collana editoriale “Pagani Edition” (per due mandolini e chitarra). Il negozio divenne un polo d’attrazione per tutti i musicisti italiani emigrati a New York ed ebbe un discreto successo.

Contenuti e significati della collezione

La collezione di dischi di Tesoriero fu allestita in diversi anni (infatti i dischi sono di diverso diametro, 12 e 10 pollici, quindi con durate musicali variabili fra i 4 minuti ed il 3 minuti ed alcuni, più antichi, sono incisi su una sola facciata (dischi monofaccia con il retro vuoto o con il nome dell’etichetta discografica). Nella collezione Tesoriero vi sono ottimi dischi di celebri cantanti lirici come i tenori Enrico Caruso, Alessandro Bonci e Beniamino Gigli, il baritono Giuseppe De Luca (1876-1950) ed il soprano Lina Cavalieri (Roma 1875- Firenze 1944) (bellissima e fotogenica).

Ma ci sono anche diversi dischi di musica strumentale classica: un bel solo pianistico (Alfred Cortot), un solo di violino (Mischa Elman), uno di violoncello con orchestra (Hans Kronold) o di musica strumentale con organici rari (come un trio per flauto, violino e arpa) che esegue la Serenata “Maria” che lo stesso Tesoriero definì nel 1947 con una sua personale annotazione sulla copertina del disco “bella e squisita”. Il particolare Trio flauto, violino e arpa era un tratto distintivo dei musicisti di Viggiano (provincia di Potenza) che sin dal Settecento suonavano una particolare arpa (l’arpa viggianese) che esportarono in tutto il mondo (prima in Europa poi in America ed in Australia) attraverso bambini musicanti, un fenomeno di sfruttamento minorile.

La fortuna dell’arpa viggianese fu tale che molti altri musicisti viggianesi emigrarono oltreoceano (USA, Australia e Nuova Zelanda). Il trio arrangiava composizioni originali per pianoforte come nel caso del Notturno op. 60 (“Maria”) per pianoforte di Brinley Richards (Carmarthen 1817- Londra 1885) che venne prontamente pubblicato da casa Ricordi nel 1886. I tre esecutori di questo brano inciso a New York il 14 giugno 1910 furono il flautista Marshall P. Lufsky (1878-1948) , il violinista George Stehl e l’arpista Charles Schuetze (deceduto nel 1936). Il Trio incise molti altri titoli che delineavano una poetica tutta intimista e domestica. Basta scorrere i titoli di questi brani (“Ricordi di casa”, “Canzone di fiori” , “Campane di Natale” , “Ninna nanna” , “Gioia di Natale” , “ Melodie natalizie” , “Ninna nanna cinese” , “Luna pallida”, “Marie” (Notturno per pianoforte, il disco della collezione Tesoriero) , “Il sogno della ragazza della mandria”, per comprendere la strategica operazione di mercato operata dalla Columbia che fra il 1908 ed il 1925 sollecitava il pubblico degli emigranti verso la fruizione nostalgica e sentimentale del disco nell’ambito familiare e domestico.

Ma se Lufsky fu un solista di flauto legato al mondo musicale bandistico (infatti proveniva dalla celebre Banda di Sousa), il flautista classico Leonardo De Lorenzo (Viggiano 1875- Santa Barbara 1962) divenne Primo Flauto dell’orchestra di New York nei primi anni del Novecento e fece una carriera luminosa come Professore all’Università di Rochester. (5)

La parte più cospicua della collezione Tesoriero è quella bandistica. Vi sono dischi di Bande americane militari (Victor Military Band) bande di musica leggera e commerciale (Conway’s Band, Victor Dance Orchestra) o dischi di bande utili per la formazione delle bande amatoriali ( la collana “ Band Educational Department” della Columbia) più la celebre Vessella’s Italia Band, esperta in riduzioni operistiche, la più famosa dei complessi italiani (da non confondersi con la Banda diretta da Alessandro Vessella, il celebre riformatore degli organici bandistici, bensì quella diretta dal nipote , Oreste Vessella, nato ad Alife (provincia di Caserta, come Alessandro, nel 1832, ma morto ad Atlantic City nel 1963). Egli incise con il complesso fra il 1911 ed il 1914 per la Bruswick ventotto brani e sessantaquattro per la Victor. (6)

Il genere bandistico godeva di grande fortuna in Italia e oltre alle parafrasi operistiche le bande musicali incidevano brani sinfonici, celebri arie d’opera con cantanti solisti, concerti per strumento solista (clarinetto, cornetta, ottavino) più vari ballabili (marce, polke, valzer, mazurke, quadriglie). Vi erano poi scene d’opera ridotte con cantanti solisti e strumenti obbligati (come la celebre scena della follia della Lucia di Lammermoor di Donizetti che insieme al celebre sestetto “chi mi frena in tal momento” erano divenuti il distintivo musicale degli italiani in America). Furono gli stessi complessi bandistici (americani) (Conway Band) a trasformare la Lucia di Donizetti ed il suo sestetto in un brano dai forti accenti sincopati, mentre il pianista Fats Waller ne incise una versione comica ed ironica (una bellissima improvvisazione jazzistica).

(7) I cataloghi delle principali etichette americane (Victor, Columbia) in pochi anni alimentarono un forte mercato in espansione di andata e ritorno dei dischi proprio grazie alle nostalgie degli emigrati italiani.

Gli italiani inoltre amavano formare piccoli complessini per i generi ballabili, come il Quartetto palermitano Ajello (mandolino, violino, chitarra e basso tuba), o “I quattro siciliani Columbia” (clarinetto, chitarra, mandolino e basso tuba diretti dal mandolinista Rosario Catalano, Marsala 1886- New York 1925), ed cataloghi USA sono saturi di tarantelle , scenette napoletane, suonatori di fisarmonica, zampognari, piccole bandicelle, tenori con bande, complessi bandistici non reggimentali, orchestrine, cantanti leggeri provenienti quasi tutti dalle regioni meridionali, compagnie teatrali, attori comici (posteggiatori), mandolinisti, chitarristi, orchestrine napoletane a plettro, attori di varietà (come la celebre Gilda Mignonette, soprano) .

Nel giro del primo trentennio del Novecento i cataloghi statunitensi testimoniano migliaia di dischi (si tratta di quasi otto mila dischi) realizzati dagli emigrati musicanti italiani catalogati dagli studiosi con la sigla “E prefix”. (8) Di questa vastissima produzione la collezione Tesoriero vanta alcuni significativi esempi (come i fratelli Marconi, duetto di fisarmoniche, il tenore popolare Raoul Romito che duetta con il soprano Gloria Epifani, il Tobias Trio (mandolino, clarinetto e chitarra), il Trio Sorrentino (mandolino, clarinetto e chitarra) ed il prima menzionato quartetto “I quattro siciliani Columbia”.

Per comprendere invece la predilezione per i generi bandistici bisogna rileggere i recenti studi storici sui complessi bandistici di Reggio Calabria e Messina precedenti il terremoto dell’area dello stretto (1908). (9) I promotori ed i sostenitori delle attività musicali erano i Municipi e le Società di Mutuo Soccorso di matrice laica o cattolica. Le corporazioni dei sarti erano legate a quelle dei musicanti per via della confezionatura delle uniformi, i cui figurini andavano approvati dai Comandi Militari e dal Prefetto per evitare che i complessi militari o reggimentali venissero confusi con i complessi civili dei municipi.

I “figurini” per il nulla osta vennero realizzati a fine ottocento con disegnini colorati ed in seguito con l’avvento della fotografia con musicanti in posa presso studi fotografici professionali. Ecco tre esempi di figurini: i primi due con disegni a colori (Oppido Mamertina (Banda reggimentale) e Bagnara Calabra (Banda Municipale) (1886) e poi con un musicante della Banda della Società Operaia Cattolica di Reggio Calabria in posa nello studio fotografico dei fratelli Sergi (1904). (10)

Quasi tutti i complessi statunitensi reggimentali delle origini furono creati da emigrati italiani (Carlo Alberto Cappa (Alessandria 1834 – New York 1893) nel 1881 era Direttore della Banda del Settimo Reggimento di New York, Achille La Guardia (Napoli 1849- ? 1904) nel 1885 dirigeva la Banda dell’11° Reggimento di New York). La United States Marine Band fu diretta fra il 1893 ed il 1898 da Francesco Fanciulli (Porto Santo Stefano 1853- New York 1915) cui succedette John Philipp Sousa. Gli italiani erano forti di una tradizione bandisticomilitare acquisita nell’Italia preunitaria. (11)

Ma la parte più stimolante della collezione Tesoriero sono le canzoni tratte da film musicali: “Amante Sonador” (Victor succursale Argentina n° matrix 22247-A), recentemente digitalizzata dalla Biblioteca Digitale Spagnola, cantata dall’attrice e soprano Jeannette MacDonald (nata il 18 giugno 1903 e morta il 14 gennaio 1965) che debuttò con Ernst Lubitsch nella commedia romantica e musicale della Paramount “The Love Parade” (1929). Il brano (nella versione statunitense “Dream Lover” durata 3’29”) lascia dopo l’ascolto un retrogusto dolce che aumenta la nostalgia (anche per la bella pellicola oggi visionabile in rete (durata 1 h 28”). Le altre belle canzoni cinematografiche sono due fox trot : “Si Tuviera Tu imagen” (in argentino) “If I had a Talking Picture of you” (in inglese) tratta dal film “Sunny Side Up” (1929) (anche questo visionabile in rete e della durata complessiva di due ore circa) . L’altro fox trot è “Carita Risuena” (in argentino) (“Sunny Side Up” in inglese) eseguito dalla Johnny Hamp y su Orquesta (nella versione argentina) (Johnny Hamp’s Kentucky Serenaders (nella versione americana) con il refrein cantato da Frank Luther. Sul disco Victor (succursale Argentina) venne apposto da Tesoriero Giuseppe Bartolomeo un francobollo Australiano con cui il disco venne spedito a Stromboli alimentando anche la fantasia per la mancata visione cinematografica.

Le ballerine che nella scena più celebre del film “Sunny Side Up” (1929) passavano da una scenografia di igloo artici ad un’isola tropicale con alberi di banani e vampe di fuoco scatenandosi in un ballo in bichini (nella canzone “Turn on the Heat”) erano sicuramente troppo spinte per il parroco stromboliano ed in questo caso “sentire e non vedere” era il compromesso migliore. Ma i tempi del fonografo (solo audio) non erano più sufficienti per fare volare la fantasia. L’era del musical e dei film era già esplosa, mentre Stromboli non aveva ancora una sua propria sala cinematografica. (12) Per vedere i film bisognava andare nelle sale di Messina (o di Reggio Calabria). I dischi della collezione Tesoriero giunsero a Stromboli nel 1948 e stuzzicarono le orecchie e le fantasie in tutti coloro che ancora erano rammaricati (loro malgrado) per non aver potuto partecipare come spettatori all’evoluzione favolosa della cinematografia di quei decenni. Ma a rimettere tutto in movimento per i destini degli isolani, provvidenzialmente, l’anno dopo l’arrivo di questi dischi, Roberto Rossellini approdò a Stromboli per girare “Stromboli terra di Dio”, decretando la fortuna internazionale di Stromboli come luogo privilegiato del turismo. Contribuì in questa direzione anche il lavoro più defilato della siciliana Panaria Film con i suoi documentari sulle isole Eolie (di cui alcuni furono girati interamente sott’acqua (come “Cacciatori Sottomarini” del 1946 ) alimentando il turismo dei pescatori subacquei che da quel momento in poi da tutto il mondo giunsero a Stromboli per fare battute di pesca favolose iniziando quel processo di desertificazione della fauna marina, accentuato negli anni successivi dalle sempre più frequenti corse di aliscafi, scooter d’acqua, motoscafi , culminati con la creazione della stazione di rifornimento della benzina sull’isola. (13)

I dischi della collezione Tesoriero furono un dono generoso fatto ai compaesani da parte di un emigrato che probabilmente si rese conto dell’immenso divario culturale esistente fra il Nuovo Mondo e la vecchia isola immersa in vecchi problemi esistenziali irrisolvibili. Il ritrovamento di questa donazione musicale è tutto sommato ascrivibile nella complessa storia dell’emigrazione transoceanica degli Strombolani, un tassello della loro storia come comunità migrante.

La Collezione Tesoriero: il catalogo

A) Dischi di cantanti lirici

1) Enrico Caruso “Musica Proibita” (Stanlsav Gastaldon) Victrola 88586 12 pollici monofaccia (ascoltabile in rete “youtube”). Registrato il 16/9/1917.

2) Giuseppe De Luca Baritono (1876-1950) “Dio Possente” da Faust di Gounod atto secondo Victrola 74633 12 pollici monofaccia (ascoltabile in rete canale “youtube”) registrato il 3/5/1929.

3) Lina Cavalieri Aria dei gioielli dal Faust di Gounod Columbia 30397 12 pollici monofaccia (ascoltabile in rete canale youtube).

4) Alessandro Bonci “Spirito gentil” (dalla Favorita di Donizetti) Columbia Record A5468 (36656) ; “O Paradiso” dall’Africana di Meyerbeer A5468 (35657) . 12 pollici. Ascoltabile in rete canale youtube.

5) Beniamino Gigli “Martha- M’appari” dall’atto 3° dell’opera Martha di Flotow . Victrola 12 pollici 6446-A ; Love’s Nocturne (parole di S. Fugacci) Victrola 6446-B. 12 pollici. Ascoltabile in rete canale youtube. Pianoforte Solo

6) Alfred Cortot Invitation to the Walz (Carl Maria von Weber op. 65) Victrola 12 pollici monofaccia; 74798 ascoltabile in rete canale youtube. Violino Solo (con accompagnamento pianistico)

7) Mischa Elman Humoresque (Dvorak, op. 101, n°7) al pianoforte Josef Bonime. Victrola 12 pollici monofaccia; 74163 ascoltabile in rete canale youtube. Sempre in rete è possibile visionare il filmato d’epoca Vitaphone in cui il violinista interpreta lo stesso brano. (registrato nel 1919).

8) Enrico Caruso “Lo Schiavo- quando nascesti tu” dal Guarany di Carlo Gomes Victrola 88345 (monofaccia) 12 pollici. Ascoltabile in rete canale youtube.

B) Musica Bandistica

9) Band “Grand March and Finale from “Queen of Sheba” Columbia Band Educational Department A 7502 (30803) 12 pollici; “War March of the Priests from “Athalia” A 7502 (30612). Sul disco il bollino “Ottavio Pagani & Brothers” 289, Bleecher Street New York. Sulla copertina annotazione a matita “Ricordo di Tesoriero Giuseppe Bartolomeo 18/1/1948” Stromboli e firma autografa (durata 4’07”) archivio privato Bignardelli Maurizio.

10) European Concert Band Candledance of the Brides of Kashmir from Feramors (Rubinstein) 12 pollici Okeh 3013-A; 3013 –B. (Durata 4’15”) Archivio Privato Bignardelli Maurizio.

11) Columbia Orchestra (A. Prince Director) Sweet Hawaiian Moonlight Waltz Introducing : “Maul Girl” (Klickmann) 12 pollici Columbia A 6119 (49650); A Night in Italy Medley Waltz (Funiculì funiculà; Ciribiribin; Maria, Maria; Santa Lucia; O sole mio; A 6119 (49500).

12) Victor Dance Orchestra Over the Waves – Waltz (Sobre las Olas) (Rosas) Victor succursale Argentina 35138B 12 pollici; La Gitana Waltz (Bucalossi) 35138-A. Ascoltabile nel canale youtube; registrato nel 1909.

13) Police Band of Mexico Semiramide Ouverture (Rossini) Victor succursale Argentina 35167-A ; Arthur Pryor Band Marche Slave (Tschaikowsky op. 31) 35167-B . 12 pollici. (Durata 2’20”) Archivio Privato Bignardelli Maurizio.

14) Arthur Pryor Band The Star and Stripes Forewer March (John Philipp Sousa) Victor succursale argentina 12 pollici 35389-A; El Capitan March (John Philipp Sousa) 35389-B. (Durata 4’08”) Archivio privato Bignardelli Maurizio.

15) Conway’s Band (Patrick Conway Director) The Southerner March (Russell Alexander) Victor succursale Argentina 35531 – A; 12 pollici. (Durata 3’53”) Archivio privato Bignardelli Maurizio. Victor Military Band The Thunderer March 35531-B. (Durata 4’08”) Archivio privato Bignardelli Maurizio.

16) Conway’s Band (Patrick Conway Director) Angel’s Dream- Waltz (A. Herman) ; Victor succursale Argentina 35500-A ; (Durata 3’55”) Archivio Privato Bignardelli Maurizio. Nightingale Waltz (Czibulca) 35500-B. 12 pollici. (Durata 4’04”) Archivio privato Bignardelli Maurizio.

17) Victor Military Band High School Cadets March (Sousa); Victor succursale Argentina 12 pollici 35208-A; Durata 3’57” Archivio Privato Bignardelli Maurizio. Semper Fidelis March (Sousa) 35208- B. Durata 4’04” archivio privato Maurizio Bignardelli.

18) Victor Military Band Clayton’s Grand March (Blake) Victor succursale Argentina 12 pollici 35397-A; Durata (3’45”) Archivio Privato Bignardelli Maurizio. In Liliac Time- March (Englemann) 35397-B; (Durata 3’49”). Archivio Privato Maurizio Bignardelli.

19) Vessella’s Italian Band Fra Diavolo Selection (Auber) Victor succursale Argentina 12 pollici 35191-A (Durata 4’25”); Daughter of the Regiment Selection (Donizetti) 35191-B; (Durata 4’10”). Archivio Privato Bignardelli Maurizio.

20) Vessella’s Italian Band Carmen Selection (Bizet) Victor succursale Argentina 12 pollici 35610-A; (Durata 4’00”). Coronation March (from “Le Prophete” Act 4 Meyerbeer) 35610-B; (Durata 3’30”) Archio privato Bignardelli Maurizio.

21) Vessella’s Italian Band Lucia-Sexstette (Donizetti) Victor succursale Argentina 12 pollici 35356-A (Durata 4’47”); recorded 9/12/1912 il brano è ascoltabile all’interno della trasmissione radiofonica a cura di Paola Quattrone “Lucia di Lammermoor da Donizetti a Fats Waller” 22 a trasmissione (Ciclo Musica nel Nuovo Mondo) in onda alla Radio Vaticana nel luglio 1992; Jewels of the Madonna – Intermezzo (Intro. To Act 3) (Wolf-Ferrari) 35356-B. (Durata 3’12”) Recorded 10/12/1913. Collezione Tesoriero Archivio privato Bignardelli Maurizio; il brano è stato inserito nella trasmissione radiofonica “Musica nel Nuovo Mondo” a cura di Paola Quattrone (14ma trasmissione Emigrati che suonano: le attività bandistiche degli Italiani negli Stati Uniti). Molte incisioni della Vessella’s Italian Band sono ascoltabili in rete canale youtube (ma purtroppo non quelle della collezione Tesoriero)

22) Vessella’s Italian Band Cavalleria Rusticana –Prelude (Mascagni) Victor succursale Argentina 12 pollici 35453-A (Durata 4’35”); Cavalleria Rusticana – Introduction to Act 1 (Mascagni) 35453-B; (Durata 4’30”). Archivio Privato Bignardelli Maurizio.

C) Musica popolare, etnica, leggera (cinematografica)

23) Raoul Romito (tenore) e Gloria Epifani (soprano) con accompagnamento d’orchestra. Columbia Folk Song Italian 10 pollici; “Ciliegie nere e pere moscatelle” E 7553 (87568); “Giulia Gentil”; E 7553 (87571) registrato nel giugno 1921 Cfr. Spottswood op. cit. p. 527.

24) Trio Sorrentino (Mandolino, Clarinet and Guitar Italian); “Maddalena – Polka” (F. Della Rosa) Victor succursale Argentina 10 pollici; 73734-B; recorded New York 18 agosto 1920 (cfr. Spottswood op. cit. p. 563); Tobias Trio (mandolin, Flute and Guitar italian) “Aurora-Mazurka”; Victor succursale Argentina 10 pollici 73734 –A; recorded New York 6 novembre 1922 (cfr. Spottswood op. cit. p. 573).

25) Marconi Bros Accordion Duet “First Love” Waltz (Holzmann) Columbia A 3702 (79975) 10 pollici; “Amoreuse” Waltz (Bergs) A 3702 (79976) 10 pollici. I fratelli Marconi cominciarono a registrare in trio con il pianoforte nel 1917 poi si staccarono dal pianista e cominciarono a registrare in duetto incidendo sino al 1924. Cfr. Brian Rust The Columbia Master Book Discography: Principal matrix series 1910-1924 Vol. 2 pp. 232-233-294-319-321.

26) I quattro siciliani “Columbia” “Un regalo a Catalano– Polka”; Instrumental quartet Italian (Clarinetto, chitarra, Mandolino e contrabasso). 10 pollici E 7250 (87303). Il brano è stato inserito nel CD allegato al volume di Giuliana Fugazzotto, “La straordinaria vicenda di Rosario Catalano e del suo quartetto nell’America degli Anni Venti” , Nota, 2005, pp. 160 con cd allegato ( interamente ascoltabile in streaming su Spotify) https://open.spotify.com/album/7cKzAocrZmfcoEconyFoav ; altri 2 brani del quartetto sono ascoltabili nel canale youtube “Vintage Italian Music” : “Sei il secondo” (registrato a New York nel 1919 circa) Durata (3’19”) e “La Bella Italia” (sempre registrato a New York 1919 circa). Durata (3’29”) i due brani sono citati nella discografia completa del complesso curata da Spottswood op. cit. p. 507-508.

27) Jeannette MacDonald (soprano con Orquesta ) “amante sonador” (De la pelicula Paramount “El Desfile del amor” (Clifford Grey- Victor Schertzinger) Victor succursale Argentina 22247-A 10 pollici; “Marcha de los Granaderos” (De la pelicula Paramount “El Desfile del Amor” (soprano con quarteto masculino y orquesta; 22247-B. . Amante sonador (durata 3’29”) è stato digitalizzato ed è riascoltabile in rete al seguente indirizzo http;//bdh.bne.es/bnesearch/detalle/bdh0000176432 (bibliotea digitale Ispanica).

28) Johnny Hamp y su Orquesta “Carita Risuena” Fox trot (de la pelicula “Sunny Side Up” de William Fox (De Sylva- Brown-Henderson) Victor succursale Argentina 22124-A; 10 pollici; “Si Tuviera Tu Imagen” – Fox trot (If I Had a Talking Picture of you) (de la pelicula “Sunny Side Up”) 22124-B. Sulla facciata A vi è apposto un francobollo australiano. Il film “Sunny Side Up” (1929) è in parte visionabile in rete (Youtube) (estratto). Nella versione statunitense del disco Johnny Hamp’s dirige i Kentucky Serenaders. Il refrein vocale è di Frank Luther. Il brano è ascoltabile in rete (canale youtube).

29) Trio instrumental Violin, Flute and Harp (Stell, Lufsky, Schuetze); “Marie” (Nocturne Brinley Richards) Columbia 12 pollici A 5222 (30513) ; sul retro violoncello solo con orchestra (Hans Kronold) “Adoration” (Felix Browski) Columbia A 5222 (30514).

30) Marshall P. Lufsky (Flauto) ; George Sthel (Violino) , Charles Schuetze (Arpa) “Marie” (dal Notturno per pianoforte di Branley Richards (1817-1885) Sul brano “Marie” (arrangiamento dal Notturno per pianoforte op. 60) Columbia 12 pollici A5222 (30513-1) recorded N.Y. 14 June 1910 sul disco vi è una annotazione di Giuseppe Tesoriero Bartolomeo “bello squisito” datata 18-1-1947 ; per la discografia completa del flautista Lufsky cfr. Susan Nelson The Flute on record op.cit. pp.278-288 (con biografia).

Note bibliografiche

(1) fonte www.ellisisland.org

(2) fonte www.archiviostoricoeoliano.it

(3) Il ritrovamento fu fatto da Carmelo Bignardelli, geometra palermitano, appassionato dell’isola di Stromboli, che vi soggiornò dal 1956 al 1994, ed è tumulato nel cimitero isolano.

(4) vedi teche RAI filmati su Stromboli in www.museodistromboli.com Museo del Cinema di Stromboli.

(5) Su Marshall Lufsky (1878-1948) (biografia e discografia) e Leonardo De Lorenzo cfr. Susan Nelson The Flute on Record The 78 rpm Era a Discography, The Scarecrow Press, Inc. Toronto, Oxford, Maryland, Lanham, 2006 pp. 278-288 (Lufsky) e pp. 142-143. Il brano “Marie” del trio di Lufsky è stato messo in onda nel corso di una trasmissione radiofonica del ciclo “Non dimenticar!” a cura di Maurizio Bignardelli e Lino Patruno per la Radio Vaticana. Su De Lorenzo cfr. Gian Luca Petrucci Leonardo De Lorenzo da Viggiano a Los Angeles fra tradizione ed avanguardia, Edizioni L’Antissa Viaggiano, 2010 con CD allegato. Cfr. inoltre il collage di filmati d’epoca “Leonardo De Lorenzo” curato da Maurizio Bignardelli per il Comune di Viggiano nel novembre 2006 (ora visionabile sul canale “youtube” “maurizio bignardelli”).

(6) Cfr. Maurizio Bignardelli, Le edizioni discografiche di musica per banda dal 1899 al 1939, lo sviluppo delle edizioni discografiche a partire dai primi dischi acustici fino all’epoca fascista, in, La Banda Musicale valenza sociale e dignità espressiva, Associazione Musicale “Stanislao Silesu” Samassi, Monastir (Cagliari) 2008, pp. 207-219 (con riproduzioni di dischi 78 rpm). La citazione sulla “confusione” generata dalla Vessella’s Italian Band è a pagina 210. La prima discografia completa della Vessella’s Italian Band è stata curata da Maurizio Bignardelli, cfr. Discografia Bandistica Italiana 78 rpm (1899-1939), s.a. pp. 158 desumendo le informazioni discografiche direttamente dai cataloghi discografici dell’epoca: Gramophone/Zonophone, Milano (1908-1909) , più lo studio di A. Kelly, His Master’s Voice /La Voce del Padrone , The Italian Catalogue , 1898- 1929, Greenwood Press, New York, 1988. La Vessella’s Italian Band entra in questa etichetta per una facciata incisa a New York il 6 novembre 1912 (Schubert Serenata (C 12578-2) con solo di cornetta (lo stesso brano verrà inserito nel catalogo Victor argentino (35508) A (disco monofaccia). Cfr. Maurizio Bignardelli Discografia Bandistica…op. cit. p.39; altre 17 facciate entrarono anche nel catalogo Gramophone Green Label mentre 8 facciate sono attualmente reperibili presso l’ICBSA di Roma); cfr. Maurizio Bignardelli , Discografia Bandistica…, op. cit. p. 55; nel catalogo Brunswick Records del 1922 il complesso figura con 10 facciate di 10 e 12 pollici; cfr. Maurizio Bignardelli, Discografia op. cit.p.87; nel catalogo His Master’s Voice, New York 1913 altre 17 facciate di 10 e 12 pollici) cfr. Maurizio Bignardelli, Discografia Bandistica op. cit. p.130-131; infine nel Catalogo Argentino della Victor, Buenos Aires, 1917-1918 figurano ben 35 facciate, e da qui provengono tutti i dischi della Collezione Tesoriero).

(7) Per ascoltare le trasformazioni musicali del celebre sestetto della Lucia di Lammermoor (Chi mi frena in tal momento) ed i mutamenti delle preferenze stilistiche degli italiani musicisti residenti negli USA sarà utile ascoltare la trasmissione radiofonica a cura di Paola Quattrone “Lucia di Lammermoor da Donizetti a Fats Waller” in onda nell’ambito di un ciclo “Musica nel nuovo mondo (in 24 trasmissioni). La trasmissione curata da Paola Quattrone era la 22ma del ciclo e fu messa in onda dalla Radio Vaticana nell’estate 1992. (Durata 34’13”). Sempre nello stesso ciclo radiofonico Paola Quattrone curò anche la 14ma trasmissione dal titolo “Emigrati che suonano: le attività bandistiche degli Italiani negli Stati Uniti e le Jazz Band” (Durata complessiva della trasmissione 35’22”). In quella trasmissione vennero messi in onda due facciate della Vessella’s Italian Band della Collezione Tesoriero: “I gioielli della Madonna” di Ermanno Wolf Ferrari incisa il 10 dicembre 1913 a New York (durata 3’12); “Victor argentina” 35356; e “Frà Diavolo Selection” (Auber) (vedi scheda n° 19 della discografia della Collezione Tesoriero).

(8) Per la catalogazione di tutti i dischi etnici degli italiani nelle case discografiche statunitensi cfr. Richard k. Spottswood, Ethnic Music on Records, A Discography of Ethnic Recordings Produced in the United States, 1893 to 1942. University of Illinois Press, 1990, in sette volumi; la parte che riguarda i dischi degli italiani è nel Vol. 1 “Western Europe”.

(9) Per i recenti studi storici sul movimento bandistico dell’area dello stretto Cfr. Maurizio Bignardelli e Paola Quattrone, La condizione di “musicante”: precarietà e rivendicazioni della corporazione dei bandisti di Reggio Calabria e provincia (1891-1906), in Rivista Storica Calabrese, Deputazione di Storia Patria per la Calabria, XII-XIII, (1991-1992), Numeri 1-4, pp. 379-402 (con foto d’epoca). Maurizio Bignardelli e Paola Quattrone, Bagnara Calabra: un’esperienza bandistica di tradizione orale, in, Deputazione di Storia Patria per la Calabria, Rivista Storica Calabrese, XV (1994) Numeri 1-2, pp. 121-141. Cfr. inoltre Maurizio Bignardelli, Il movimento bandistico nella provincia di Reggio Calabria fra neonato Regno d’Italia e terremoto nell’area dello stretto (1861-1908), in Fra oralità e scrittura: studi sulla musica calabrese, a cura di Ignazio Macchiarella, Ricerche Musicali dell’A.M.A. Calabria, Lamezia Terme, 1995, pp. 205-235 (con foto d’epoca). Maurizio Bignardelli, Francesco Cilea ed il movimento bandistico reggino e nazionale, in, “La Dolcissima Effigie” Studi su Francesco Cilea nel 30° anniversario dell’Istituzione del Conservatorio di Reggio Calabria, Reggio Calabria, Laruffa Editore, 1994, pp. 319-332 (con foto d’epoca).

(10) Per i figurini delle uniformi delle bande reggimentali e civili calabresi cfr. la collazione privata Maurizio Bignardelli. Per le Bande delle Società Operaie Cattoliche di Reggio Calabria Cfr. Maurizio Bignardelli e Paola Quattrone, La condizione di “musicante” …op. cit. pp.400-401.

(11) Per ricostruire le biografie dei Direttori di Banda italiani attivi negli Stati Uniti Crf. Marino Anesa , Dizionario della Musica Italiana per Banda (Biografie dei compositori e catalogo delle opere dal 1800 al 1945), Bergamo, Vol. 1 1993 e Vol. 2 (1997) con prefazione di Roberto Leydi.

(12) Victor Argentina martix n° 22124 – A (Carita Risuena Fox trot) Johnny Hamp y su Orquesta tratta dal film “Sunny Side Up” (1929). In rete (youtube) si trova la versione americana del disco Victor (durata 2’44”). L’incisione originale è quella statunitense, ma lo stesso brano comparve nel catalogo Victor argentino (ed è questo il disco della collezione Tesoriero con il francobollo australiano).

(13) “Cacciatori sottomarini” (1946) (10’53”) della Panaria Film è visionabile all’interno del sito del Museo del Cinema di Stromboli. www.museodistromboli.com

Ringraziamento

Dedico questo saggio a mio padre, Carmelo Bignardelli, che fece il ritrovamento della cassa dei dischi in Via Pola a Stromboli negli anni settanta e chiese al parroco Di Mattina di poterli tenere per suo figlio Maurizio (“che voleva fare la carriera di musicista”). Il parroco acconsentì rispondendo: “li tenga pure, tanto ormai è roba vecchia, che non interessa più a nessuno…… e poi “u fonografo oramai finiu…”.


Maurizio Bignardelli

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Diplomato presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma nel 1980 sotto la guida di Giancarlo Graverini, si è perfezionato con Aurele Nicolet, Maxence Larrieu, Severino Gazzelloni.
Laureato presso l’Università degli Studi di Bologna (1985) con una tesi di laurea su “Emanuele Krakamp (1813-1883), ha prodotto saggi, articoli, pubblicazioni musicologiche per riviste internazionali e revisioni musicali di opere flautistiche italiane dell’ottocento per numerosi case editrici (Ut Orpheus , Zimmermann, Bèrben, Da Vinci).
Ha partecipato a convegni internazionali e, come professore d’orchestra, ha lavorato nelle Orchestre Sinfoniche della RAI, del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Ente Lirico di Cagliari, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha inciso 45 CD solistici e cameristici per note case discografiche,ottenendo premi dalla critica internazionale.
E’ docente di Flauto presso il Conservatorio “Respighi” di Latina.